“Devi morire un po’ di volte, prima di iniziare a vivere davvero.” – Charles Bukowski
Quando da adolescente scoprii Charles Bukowski rimasi letteralmente rapito dalla sua scrittura, al punto da non riuscire più ad apprezzare nessun altro autore: tutto il resto mi sembrava privo di vita e artefatto. So bene che questa è un’esperienza molto comune tra i fan dello scrittore e poeta. Lessi tutto Bukowski, diventò quasi un’ossessione. Ci vollero poi anni per “disintossicarmi” e tornare ad apprezzare altri autori. Ma il legame con Bukowski è ancora profondo, ed è per questo che, durante la pandemia, quando decisi di dirigere un cortometraggio, la scelta da cui trarre ispirazione fu ovvia.
Girato in studio in due giorni, con una post-produzione che ha richiesto più tempo ed energia del previsto per impegni lavorativi e personali, sono felice di annunciare che il film è finalmente completato.
Metamorphosis è basato sull’omonima poesia di Bukowski, interpretato dall’attore e amico Andrea Beruatto, con la partecipazione di Benedetta Armillotta, Thomas Scapinello e Diego Trillini. Il corto rappresenta il coronamento di un corso della NYU Tisch School of the Arts che ho frequentato durante la pandemia.
Fotografato da Giorgio Amendola e montato da Fabio Sormani, Metamorphosis sarà ora presentato a diversi festival, mentre sto preparando -impegni permettendo- il mio secondo progetto da regista.