Settimana 17, 2021 — Di tanto in tanto, 5 cose che hanno catturato la mia attenzione, con qualche nota.


Miglior film visto di recente

Micro Men (2009). Ingiustamente non distributo in Italia, questo titolo era nella mia lista da molto tempo. Diretto da Saul Metzstein (Guy X, Late Night Shopping), il film racconta i primi giorni della rivoluzione dei personal computer, concentrandosi sui due principali protagonisti dell’industria informatica britannica dell’epoca: Sir Clive Sinclair (della Sinclair Research) e Chris Curry (della Acorn Computers). Una rivalità epica negli anni ’80, seconda solo alla futura battaglia tra Microsoft e Apple. Il film è assolutamente imperdibile per chi, come me, appartiene a una generazione cresciuta con i primissimi personal computer. Da adolescente ero un grande fan di Sir Clive Sinclair – e un orgoglioso possessore di uno splendido Sinclair Spectrum 48K. Questo piccolo film cattura perfettamente il periodo che va tra il 1978 e il 1985 e la serrata quanto a tratti assurda competizione trai i due colossi dell’informatica. Con Alexander Armstrong nel ruolo di Sinclair e Martin Freeman in quello di Curry, senza dimenticare uno straordinario Edward Baker-Duly nei panni di Hermann Hauser, il socio in affari di Curry.

 

Un articolo interessante

PETA ha pubblicato una lista di 15 trend vegani da tenere d’occhio per il 2021. Non mangio animali da quasi 30 anni ormai — sì, sono così vecchio. Sono tante le persone che negli anni recenti hanno finalmente cambiato le proprie abitudini verso una dieta senza crudeltà, e l’industria alimentare scopre continuamente nuove alternative vegetali alla carne. Una lista interessante, ricca di spunti e nuovi prodotti in arrivo. Vale la pena dare un’occhiata, non siate dei dinosauri.

 

Cosa sto ascoltando

L’ultimo album dei NOFX, The Single Album, è rimasto in loop nella mia playlist per tutta la settimana. Seguo i NOFX dal loro primo EP del 1985, e possiedo quasi tutto quello che hanno pubblicato fino ad oggi. Posso ammettere senza dubbio che sono decisamente tra i miei gruppi preferiti. Li ho visti dal vivo più volte qui in Italia, —ogni concerto praticamente una festa— ma il migliore di sempre è stato a metà degli anni ’90, al Velvet, un piccolo locale sperduto tra le montagne friulane, insieme ai Propagandhi, freschi di debutto su Fat Wreck Chords. A fine concerto assieme ad i miei amici intervistammo Fat Mike per la nostra fanzine da quattro soldi. Scherzando disse: “Non andremo mai più in tour con i Propagandhi, sono molto meglio di noi, facciamo schifo dal vivo.” Aveva maledettamente ragione: lo show dei NOFX fu divertente, ma quella sera i Propagandhi furono epici e rubarono decisamente la scena. Confesso che andai al concerto con i soldi contati per comprare dalla bancarella dei NOFX, ma tornai a casa con una maglietta dei Propagandhi e con il loro vinile How To Clean Everything, che ancora conservo. Perdonami, Mike.
Detto ciò, l’ultimo lavoro dei NOFX è un gran disco, intenso, maturo, a tratti cupo e personale, ma sempre divertente e orecchiabile come ti aspetteresti da un loro album. Tracce preferite: My Bro Cancervive Cancer, Fuck Euphemism e Doors and Fours.

 

 

App che sto usando

Blloc Ratio. Questa startup tedesca annunciò nel 2018 uno smartphone minimalista, lo Z18, progettato appositamente per eliminare le distrazioni ed aumentare la produttività. Il telefono utilizzava una splendida interfaccia grafica monocromatica, una rivisitazione ben studiata e minimalista di Android. Purtroppo non fui abbastanza veloce da riuscire ad acquistare lo Z18 prima che andasse esaurito, ma recentemente Blloc ha lanciato Ratio, un’app per telefoni Android ispirata alla loro visione e pensata per ottimizzare la schermata principale e trasformarla in un ambiente semplice, pulito e produttivo. Vi consiglio di provare l’app se come me siete fissati con grafiche pulite e minimali. Maggiori informazioni su blloc.com.

 

Un regista da tenere d’occhio

Jai Salahi. Il suo film d’esordio del 2020, Northwood Pie, è un piccolo gioiello del cinema indie americano. L’ho adorato. Ben girato, corredato da dialoghi brillanti, un buon cast e un’ottima regia. Divertente, umano e malinconico, mi ha riportato alla mente ricordi lontani, quando la vita era molto più semplice. Fan di Clerks e Slacker, prendete nota: Salahi è un giovane regista di talento. Lo aspetto alla sua prossima prova.